I
gatti ci fanno una compagnia discreta, preziosa, specie in questo periodo di
segregazione. Per ringraziarli, abbiamo raccolto su Facebook dal 26 al 30
aprile 2020 delle poesie sui gatti scritte da poeti amici e le
abbiamo messe a confronto con quelle di alcuni mostri sacri.
Ne è nata così una rassegna, un divertissement, una specie di premio che non c’è, che ci permette di scoprire chi, nell’universo
facebookiano di oggi, raccoglie più visualizzazioni e più like, se i grandi scrittori del passato o i poeti contemporanei, compresi quelli della porta accanto.
Hanno partecipato al premio, a loro
insaputa, i poeti:
Concludiamo quindi l'irriverente gioco proclamando a sorpresa i vincitori di questo concorso impossibile ma proprio per questo straordinario.
Ecco i risultati:
Vincitrice per numero di lettori è MICHELA ZANARELLA (232 lettori alla data del 1° maggio) - 2) CRISTINA BIOLCATI - 3) RAFFAELE FLORIS - 4) CESARE PAVESE
Per il numero di like: 1) MICHELA ZANARELLA, poi CESARE PAVESE, GIANNI RODARI, UMBERTO SABA e RENATO FIORITO.
A tutti i poeti sarà inviato on line un diploma-ricordo per la partecipazione.
Tutte le poesie possono essere lette qui di seguito
GRAZIE A TUTTI
POESIE
Cesare
Pavese
I
gatti lo sapranno
Ancora cadrà la pioggia
sui tuoi dolci selciati,
una pioggia leggera
come un alito o un passo.
Ancora la brezza e l'alba
fioriranno leggere
come sotto il tuo passo,
quando tu rientrerai.
Tra fiori e davanzali
i gatti lo sapranno.
Ci saranno altri giorni,
ci saranno altre voci.
Sorriderai da sola.
I gatti lo sapranno.
Udrai parole antiche,
parole stanche e vane
come i costumi smessi
delle feste di ieri.
Farai gesti anche tu.
Risponderai parole –
viso di primavera,
farai gesti anche tu.
I gatti lo sapranno,
viso di primavera;
e la pioggia leggera,
l'alba color giacinto,
che dilaniano il cuore
di chi più non ti spera,
sono il triste sorriso
che sorridi da sola.
Ci saranno altri giorni,
altre voci e risvegli.
Soffriremo nell'alba,
viso di primavera.
sui tuoi dolci selciati,
una pioggia leggera
come un alito o un passo.
Ancora la brezza e l'alba
fioriranno leggere
come sotto il tuo passo,
quando tu rientrerai.
Tra fiori e davanzali
i gatti lo sapranno.
Ci saranno altri giorni,
ci saranno altre voci.
Sorriderai da sola.
I gatti lo sapranno.
Udrai parole antiche,
parole stanche e vane
come i costumi smessi
delle feste di ieri.
Farai gesti anche tu.
Risponderai parole –
viso di primavera,
farai gesti anche tu.
I gatti lo sapranno,
viso di primavera;
e la pioggia leggera,
l'alba color giacinto,
che dilaniano il cuore
di chi più non ti spera,
sono il triste sorriso
che sorridi da sola.
Ci saranno altri giorni,
altre voci e risvegli.
Soffriremo nell'alba,
viso di primavera.
Cristina Biolcati
Ristoro
nell’abisso
arderanno gli occhi amati.
Vibrisse candide e di seta
mi solleticheranno il corpo.
Quando tu, mio amato gatto,
giungerai sommesso
a gnaulare.
Allora in grembo avrò
il tuo capo,
qui nell’anima a riposare.
Wisława Szymborska
Il gatto in un appartamento vuoto
Morire – questo a un gatto non si fa.
Perché cosa può fare il gatto in un appartamento vuoto?
Arrampicarsi sulle pareti.
Strofinarsi tra i mobili.
Qui niente sembra cambiato,
eppure tutto è mutato.
Niente sembra spostato,
eppure tutto è fuori posto.
E la sera la lampada non brilla più.
Si sentono passi sulle scale,
ma non sono quelli.
Anche la mano che mette il pesce nel piattino
non è quella di prima.
Qualcosa qui non comincia
alla sua solita ora.
Qualcosa qui non accade
come dovrebbe.
Qui c’era qualcuno, c’era,
e poi d’un tratto è scomparso,
e si ostina a non esserci.
In ogni armadio si è guardato.
Sui ripiani è corso.
Sotto il tappeto si è controllato.
Si è perfino infranto il divieto
di sparpagliare le carte.
Cos’altro si può fare.
Aspettare e dormire.
Che provi solo a tornare,
che si faccia vedere.
Imparerà allora che con un gatto così non si fa.
Gli si andrà incontro come se proprio non se ne avesse voglia,
pian pianino,
su zampe molto offese.
E all’inizio niente salti né squittii.
Umberto Saba
La gatta
Altro male non è il suo che d’amore:
male che alle tue cure la consacra.
Non provi un’accorata tenerezza?
Non la senti vibrare come un cuore
sotto alla tua carezza?
Ai miei occhi è perfetta
come te questa tua selvaggia gatta,
ma come te ragazza
e innamorata, che sempre cercavi,
che senza pace qua e là t’aggiravi,
che tutti dicevano: «È pazza».
È come te ragazza.
male che alle tue cure la consacra.
Non provi un’accorata tenerezza?
Non la senti vibrare come un cuore
sotto alla tua carezza?
Ai miei occhi è perfetta
come te questa tua selvaggia gatta,
ma come te ragazza
e innamorata, che sempre cercavi,
che senza pace qua e là t’aggiravi,
che tutti dicevano: «È pazza».
È come te ragazza.
Renato Fiorito
I gatti
Corrono
liberi i gatti
tra
i tetti e la luna.Hanno territori urbani da esplorare
e universi immaginari
di cui sono il centro.
La vita ha consistenza di nuvole
ubbidiente solo agli umori del vento,
ferite di luce ha la notte,
dalle finestre filtra nostalgia di carezze.
Null’altro chiedono i gatti
se non la perfezione assoluta.
Helena Caruso
Maneki
Neko
Ti
ho aperto la porta
tenuto al caldo
offerto cibo
lisciato la testa
per una manciata di ore.
Poi terrorizzato
sei scappato via,
salvo poi tornare
ogni giorno
sotto la mia finestra.
Non capisco mai se mi saluti
o provi a richiamarmi a te.
Fossi un gatto,
potrei almeno sperare
che mi stai portando fortuna.
offerto cibo
lisciato la testa
per una manciata di ore.
Poi terrorizzato
sei scappato via,
salvo poi tornare
ogni giorno
sotto la mia finestra.
Non capisco mai se mi saluti
o provi a richiamarmi a te.
Fossi un gatto,
potrei almeno sperare
che mi stai portando fortuna.
Timpano felino
Mi superano le fusa
e nel silenzio
che affiora in vibrissa
mi piego ad amare l’ombra
del tuo pigro e precoce
impastare e sfogliare velluti.
Se ti chiamo
ecco un vibrare assorto
intorno alle caviglie,
il calore che s’ adagia
in fiati congiunti.
Ti sollevo
a grembo limpido
e nel tuo timpano felino
dimentico l’umore opaco,
la foce della notte
che mi curva di solitudine.
e nel silenzio
che affiora in vibrissa
mi piego ad amare l’ombra
del tuo pigro e precoce
impastare e sfogliare velluti.
Se ti chiamo
ecco un vibrare assorto
intorno alle caviglie,
il calore che s’ adagia
in fiati congiunti.
Ti sollevo
a grembo limpido
e nel tuo timpano felino
dimentico l’umore opaco,
la foce della notte
che mi curva di solitudine.
Aguillaume Apollinaire
Io mi auguro di avere in casa mia:
una donna provvista di prudenza,
un gatto a passeggio tra i libri,
e in tutte le stagioni amici
di cui non posso far senza.
Raffaele Floris
Silver
Hai
rovistato portici e cascine
guardingo
esploratore dei fienili, coda nel vento, baffi di sardine:
si è sgretolato il mondo dei cortili.
L’inverno
aveva il fiato dei camini.
Pupille
come lame, il grigiofumo perfetto del tuo manto nei cuscini
di scialli e di gomitoli, il profumo
di arance sulla stufa, e la fragranza
svaniva… Che ne è stato di quel mondo,
di te, del tuo morire in lontananza?
Noi siamo ancora qui, ma dal profondo.
Er cane e er gatto
Er cane er gatto fecer discussione
per chi sfruttava meglio er padrone
Diceva ar cane er gatto :
“Ma tu sei proprio matto!
Ancora che li senti i tuoi padroni ?
...e sempre che te rompono i cojoni
Nun poi salì sul letto o sur divano,
te dicheno -tiè leccame la mano-
Io invece la casa me la godo
faccio li fatti miei e 'gnente odo.
Distruggo tende , letti e li divani
e tutti se la pijano coi cani.
Je faccio due tre fusa e so felici
-che teneri che sono questi mici!-
Ma quanno voglio sfodero le armi
per diglie in pace a tutti di lasciarmi
Du' belle unghiate ben assestate
e le distanze sono assicurate !” “E' vero- diceva ar gatto il cane-
tu proprio nun te lo guadagni er pane!
Però tutti ti vogliono assai bene,
c'hai sempre pronti li pranzi e anche le cene.
Però con la nomea che ti sei fatto
-solo alla casa si affeziona er gatto-
te lasciano a casa sempre solo,
magari sdraiato sur bracciolo.
E quanno se ne vanno poi in vacanza
pensano soltanto alla tua panza .
Così qualcuno ogni mattina
ti viene a ripuli' la cassettina,
ti lascia i croccantini dentro ar piatto
e se ne ritorna a casa quatto quatto.
Però cosi te mancano i grattini,
te mancano carezze e li moini,
non hai nessuno a cui fa li dispetti
e stai da solo sui loro vuoti letti
Io invece cor fatto che nun sono indipendente
e che da solo nun so fare gnente
me portano con loro anche in vacanza
anche se sempre chiuso in una stanza.
Me trattano assai male , ma sicuro ,
non devo da parlà solo cor muro
Insomma pe falla breve breve,
ma sto padrone a chi la da a beve ?
è lui che decide tutto il fatto
e se ne frega der cane e der gatto!
Pina Vitale
Non una ma
due le gatte
non una
ma due le gatte che abitano qui
la prima sente il male del tempo
la vita inesorabile che fugge
non vuole più uscire dalla prigione
esiliata dai tetti e dalle stelle
l'altra è una giovane randagia
cerca sempre un cencio pulito
un fazzoletto di terra accogliente
dove sdraiarsi al sole
estendere le vibrisse intuitive
e leccare le ferite nascoste
sotto manto lucido.
Fiorella Fiorenzoni,
Il Gatto
Amo i gatti,
esseri
liberi e orgogliosi,perfetti e sensitivi,
teneri e graziosi,
consapevoli e sportivi.
Di notte hanno occhi d’oro
come le stelle
che brillano nel buio
luminose e belle.
Simpatico ed enigmatico,
è un vero filosofo
vezzoso e curioso,
è un poeta che canta
tra incanto e segreto,
come un viandante
è in cerca di libertà
ma oltre i suoi occhi
c’è un mare di sensibilità.
Flavio Provini,
Il gatto (sonetto caudato)
Solo solingo il gatto quatto quatto
adescava una fetta di prosciuttodi prima scelta di cui va sì matto
che per averne un po’ darebbe tutto.
Fu assai veloce e lesto nello scatto
perfetto in quel balzello pigliatutto
ma il suo padrone udì l’atto d'accatto
quando il vassoio grande fu distrutto.
“Birbante, appena solo mi tradisci”
così al felino – incredulo fra i pezzi -“e a pancia piena i baffi tu ti lisci!”
"Umano, tu mi vizi e mi accarezzi
mi ami, ma forse ignori o non capisciquanto ogni gatto al mondo invero apprezzi.
Noi gatti siamo grezzi
dolci al bisogno, docili se serve.Per pesce e lardo, poche le riserve”.
Gianni Rodari
Il giornale dei gatti
I
gatti hanno un giornale
con tutte le novità
e sull’ultima pagina
la “Piccola pubblicità”.
e sull’ultima pagina
la “Piccola pubblicità”.
“Cercasi
casa comoda
con poltrone fuori moda:
non si accettano bambini
perché tirano la coda.”
con poltrone fuori moda:
non si accettano bambini
perché tirano la coda.”
“Cerco
vecchia signora
a scopo compagnia.
Precisare referenze
e conto in macelleria.”
a scopo compagnia.
Precisare referenze
e conto in macelleria.”
“Premiato
cacciatore
cerca impiego in granaio.”
“Vegetariano, scapolo,
cerca ricco lattaio.”
cerca impiego in granaio.”
“Vegetariano, scapolo,
cerca ricco lattaio.”
I
gatti senza casa
la domenica dopopranzo
leggono questi avvisi
più belli di un romanzo:
la domenica dopopranzo
leggono questi avvisi
più belli di un romanzo:
per
un’oretta o due
sognano ad occhi aperti,
poi vanno a prepararsi
ai notturni concerti.
sognano ad occhi aperti,
poi vanno a prepararsi
ai notturni concerti.
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