mercoledì 19 ottobre 2011

Pietro Pancamo



Pietro Pancamo  è nato a Cuneo nel 1972 e vive a San Gemini, in provincia di Terni. E' redattore di blog, direttore editoriale, conduttore di programmi web, ma soprattutto, per quanto ci riguarda, è poeta sensibile e raffinato, capace di cogliere con sapiente e limpida ispirazione le piccole suggestioni del quotidiano, aggiungendo loro quel tanto di magia e di inaspettato che basta a regalare al fortunato lettore l’emozione  di un sentimento trascurato perché troppo esiguo che, invece, riemerge, grazie alla forza evocativa della sua poetica.
Chi volesse conoscere meglio Pietro Pancamo può seguirlo sul portale L(’)abile traccia», di cui è coordinatore; sul blog  collettivo «Viadellebelledonne» o ascoltando il programma «Poesia, l(’)abile traccia dell’universo» che va in onda ogni giovedì alle 22:30 su Pulsante Radio Web, emittente digitale di Milano, di cui è direttore editoriale e conduttore.
Sue poesie sono rintracciabili su diversi siti web e nelle antologie «Poetando. L’uomo della notte» (Aliberti editore, 2009) e «Mentre un’altra pagina si volta» (Giulio Perrone Editore, 2010), curate rispettivamente da Maurizio Costanzo e Walter Mauro. Pietro Pancamo è infine autore di recensioni apparse sul sito della rivista "L'indice dei libri del mese" e sull'edizione fiorentina del Corriere della Sera



“Manto di vita” di Pietro Pancamo è una piccola ma bellissima raccolta di versi edita da Lietocolle, che riconcilia il lettore con la bellezza della poesia, facendola apparire quale essa sempre dovrebbe essere: resistenza alle durezze della vita, squarcio nell’ordito preordinato del giorno, acrobazia nei misteri del cuore, con buona pace di quanti tentano di mascherare la carenza di ispirazione con oscure elucubrazioni e supponenti esibizioni di finta erudizione.
Qui le problematiche proposte sono apparentemente semplici poiché affondano le loro radici nel vissuto quotidiano, ma le domande che ne scaturiscono hanno carattere esistenziale, ponendo ognuno davanti al mistero del proprio viaggio. Ci si accorge così che dietro ogni verso una similitudine inaspettata  richiede l’assunzione di un punto di osservazione inusuale e pone interrogativi vitali. Si sente allora il bisogno di tornare indietro e rileggere, per riguardarsi meglio, come in uno specchio, e scoprire somiglianze con il nostro vissuto, poiché  anche noi, insieme al poeta, ci accorgiamo che “ogni paese è un fagotto di stelle e di buio”, e che in quel fagotto c’è anche la nostra vita.


La raccolta «Manto di vita» può essere acquistata ai seguenti link:


 
Somiglianze



A quest’ora
ogni paese
è un fagotto
di stelle e di buio.

Ma lo è pure
questo cielo vagabondo
(guscio d’aria e di respiri)
che stringe in un solo mondo
città, mari e tempeste.

Ma lo è pure
questa via
(intirizzita di pioggia)
col suo buio
incatenato ai lampioni
e un po’ di stelle
che sussurrano al mio palazzo
la ninna nanna:
vedo tante finestre
chiuse fra perimetri di sonno.

A quest’ora
ogni uomo
è un fagotto
di buio e di stelle.



Spiegazione di un giorno


Il giorno che saltella
lungo le impronte delle mie scarpe;
il giorno che saluta frantumato,
quasi appostato
fra le dita.
Ogni minuto è fluido di rumori:
sbattono le ali
contro pannelli d’aria. L’impatto
vibra di scherno:
è un lazzo di sdegno
voluto dalla mia notte.



L’ironia

Indosso la magrezza
con la disinvoltura
di chi ironizza.

Eh, ironia
con te la disperazione
è filosofia!
Ma senza di te,
ahinoi,
la poesia
è pura (mera) melanconia.


Scia

Solo
confortato solo
da questa viuzza
che si prosterna
davanti al mio portone,

procedendo inerme
da un capo all’altro dei lampioni
senza dire nulla

tranne

una scia di passi.

 

Mentre allaccio il destino

Ho fatto la mia vita con i piedi
senza nemmeno darle
una forma di sandalo
o di mocassino.
Che scemo.
Che cretino!
Dio come piango,
mentre allaccio il destino
qua
in mezzo alle narici,
proprio come un anello al naso.



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